Vetri in architettura

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Descrizione

Il vetro costituisce l’elemento dell’involucro edilizio essenziale al passaggio della luce. Nell’architettura contemporanea si privilegia la grande dimensione delle finestre proprio per sfruttare al meglio questa preziosa caratteristica. La tecnologia del vetro, conosciuta da tempi antichissimi e sfruttata in edilizia fin dall’epoca romana, ha fatto propria negli ultimi 50 anni una grandissima evoluzione per tecnologie di produzione e trasformazione.
Oggi il vetro è fondamentale per la protezione termica e acustica degli edifici oltreché per la sicurezza delle facciate. Si ha a disposizione una vastissima gamma di soluzioni per le varie esigenze dimensionali e funzionali di ogni progetto architettonico.

Di seguito indichiamo un glossario dei vetri utilizzati in architettura.

Vetro Float
Il vetro float costituisce il prodotto trasparente di partenza adatto ad essere successivamente lavorato in vari modi per raggiungere ogni standard di sicurezza, funzionalità termica, meccanica e acustica.

Vetro stratificato
Questo tipo di vetro è composto di due o più lastre collegate per mezzo di una o più pellicole di plastica elastica ad alta resistenza in PVB (PoliVinilButirrale). In questo modo, in caso di rotture delle lastre, le schegge rimangono attaccate alla pellicola riducendo il pericolo di lesioni (secondo le norme UNI).
Il vetro stratificato offre protezione contro incidenti, effrazioni, furto, proiettili ed esplosione, in base alla classe di sicurezza scelta che determina composizione, numero e spessore di lastre e quantità di PVB.
Il vetro stratificato, temprato e con opportuna aggiunta di PVB ad alta resistenza viene utilizzato nella realizzazione di parapetti per una buona tenuta meccanica.
Nelle zone ad alta rumorosità il vetro stratificato, con l’aggiunta di uno speciale PVB, permette di migliorare anche le performance acustiche della vetrata.

Vetro basso emissivo
È così chiamata la lastra di vetro per l’edilizia che presenta una faccia trattata (in genere con depositi di metallo e/o ossidi di metallo) e che viene impiegata per contenere al minimo le dispersioni termiche dovute alla differenza di temperatura fra interno ed esterno. Questa funzione viene eseguita “riflettendo” verso l’ambiente interno un’alta percentuale del calore irraggiato dai corpi riscaldanti (termosifoni, pannelli radianti apparecchiature elettriche ecc.). Da un lato quindi si limita la fuoriuscita del calore, dall’altro si favorisce l’ingresso di luce/calore a tutto vantaggio del bilancio energetico ed economico.

Vetro selettivo
Si tratta di una lastra di vetro float avente una faccia trattata superficialmente con un deposito di metalli e/o di ossidi metallici. È caratterizzato da una riflessione selettiva della radiazione infrarossa che limita la trasmissione del calore esterno, ma agevola il passaggio della luce, ottimizzando l’isolamento termico e il filtraggio dei raggi solari. Viene pertanto impiegato per la realizzazione di grandi vetrate o facciate continue.
La tecnologia di questo vetro si è oggi evoluta al punto da integrare anche le prestazioni dei vetri basso emissivi, ottenendo performance termiche ottimizzate anche a favore del condizionamento.

Vetrocamera (o vetrata isolante)
Un vetrocamera è un pannello formato da almeno due lastre di vetro separate da una intercapedine di aria secca o gas (in genere Argon), dotata di un distanziatore in alluminio o ad alto isolamento termico (detto Warm Edge). A seconda del tipo, spessore e trattamento dei vetri e della profondità dell’intercapedine, si ottengono vetrate con performance differenti.

 

LAVORAZIONI  PRINCIPALI

Tempra
Il vetro temprato (o temperato) è trattato termicamente in un forno speciale mediante un processo detto tempra che ha lo scopo di aumentare la resistenza meccanica della lastra. Questo vetro è almeno cinque volte più resistente del vetro ordinario e presenta qualità superiori nella tenuta agli shock termici.
In caso di rottura il vetro temprato si frammenta in una moltitudine di pezzetti, limitando così il rischio di ferite. I vetri temprati evidenziano piccole deformazioni in riflessione che variano in funzione dello spessore del vetro, della distanza e dell’angolo di osservazione. Si tratta di un fenomeno normale e inerente al processo termico di produzione.
Si possono temprare i vetri float, selettivi e basso emissivi mantenendo invariate le caratteristiche luminose, termiche e acustiche.

Molatura
La molatura è il trattamento di rettifica dei bordi di una lastra che ne permette il contatto in tutta sicurezza.
Esistono due tipi di molatura: filo grezzo (bordo opaco e rugoso) e filo lucido (bordo liscio e smussato a 45°). Gli spigoli vengono smussati a 45° in entrambe le tipologie.

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